E capita che, girando per le dolci colline marchigiane , senti il profumo d’autunno. Vedi uomini e donne a lavoro trai filari. Ricordo benissimo il periodo della vendemmia dai miei nonni. Un gruppo di gente allegra con in mano una cesoia. Andavano in su e giù, una cesta che li seguiva, che mano a mano si riempiva di splendidi grappoli succulenti. E poi il profumo inebriante della spremitura, il succo che scendeva lungo le scanalature per finire nel contenitore e successivamente nelle enormi botti. Una magia che si ripete ogni anno nelle vigne e nelle cantine. Un periodo dell’anno che produce questo nettare degli dei. La partenza di ogni bevanda alcolica, che sia vino, birra o distillati è sempre il risultato della ammostatura, ossia il mosto. Questo liquido denso e torbido che è la fase iniziale della produzione del vi o tramite fermentazione ma può essere anche un ottimo ingrediente per la cucina. Oggi, vista la disponibilità, ho deciso di preparare delle ciambelline al mosto. Dei biscotti semplici con il sapore della vendemmia. Sono adatti ad intolleranti e vegani poiché non contengono latticini (latte o burro) e nemmeno le uova. Per preparali abbiamo bisogno di:
- 100 gr di frumina
- 300 gr di farina 0
- 100 gr di farina tipo 2 (la mia del mulino Santa Chiara)
- 130 gr di zucchero
- 20 gr di olio di oliva
- 80 gr di olio di semi
- 120 gr di mosto d’uva
- 6 gr di ammoniaca per dolci
- un pizzico di bicarbonato di sodio
- un pizzico di sale
- 2/3 cucchiai di acqua
- 1 cucchiaio di semi di anice
- zucchero per decorare